lunedì 27 aprile 2009

Lama-Lamoli 2009 - la resa dei conti


Sabato 25 aprile il Ciclo Club Lama ha saputo regalarci una splendida giornata organizzando la classica Lama-Lamoli! Una manifestazione ormai storica, ma che ogni anno raccoglie nuovi adepti: quest'anno per me è stata la prima volta, perdipiù con una bici nuova, cosa che ultimamente non fa poi molto notizia parlando di me! Cmq ci siamo inerpicati per le pendici di Bocca Trabaria in una venticinquina di buontemponi. Nella foto di gruppo ne potete contare di meno, ma soltanto perchè alcuni validi elementi hanno dovuto ripiegare verso casa in anticipo per poter presenziare al classico pranzo del 25 aprile... non è dato sapere se il pranzo sia effettivamente classico, ma di sicuro è di quelli che non ti permettono poi di risalire in bici il pomeriggio! Da parte mia ho approfittato dello splendido percorso per confrontare le doti della mia nuova full con quella di Thierry: eravamo i due più sospesi del gruppo! Dall'alto dei nostri cavalli guardavamo gli altri come insignificati puntini. Dovete infatti sapere che una biammortizzata ha il movimento centrale, e di conseguenza la sella, più alti di 2-4 centimetri rispetto ad una front. Poco male per l'oltre 1.80 di Thierry, ma per me, mettere piede a terra significa come cadere da un tetto: non arrivo mai per terra! Domenica non è stato poi così traumatico scendere dalla bici, dato che l'ho fatto ai piedi della salita e non ci sono più rimontato fino a che non è iniziata la discesa! Le cose non sono poi andate così diversamente nemmeno per il neo-re del cross-country Alessandro che ha definito la salita eufemisticamente come un Calvario... lui era proprio serio!
Altro approccio alla temibile ascesa è stata quella dell'esperto Pandolfi, che avendo ormai preso parte a numerose edizioni della Lama-Lamoli, ha deciso di affrontare la salita in maniera tutt'altro che convenzionale: ha pensato bene di accucciarsi il più aereodinamicamente possibile per tagliare meglio il vento!
Altra persona che è rimasta "piacevolmente" sorpresa per il "dolce" dislivello offerto dall'escursione è il Caramba che si è espresso in un'esclamazione a lui più che congeniale. Ma se siamo tutti riusciti a risalire la vetta è tutto merito del pantagruelico ristoro offerto dalla Bettacchini's Family che ha imbandito una tavola con crostate, torcoli, dolci e salumi di ogni tipo. Per l'atleta tipo potrebbe sembrare un controsenso mangiarsi un panino con capocollo e formaggio prima di rimettersi in marcia per altri 6-7km di salita... ma noi non abbiamo nessun pregiudizio nei confronti dei controsensi! Chi ha sfidato ancora di più le possibili reazioni del fegato è stato il nostro caro Baffetticus che ha approfittato per mettersi in posa come solo lui e Monica Bellucci sanno fare!
Tornando al tavolo imbandito come dimenticare le caratteristiche nutrienti-dopanti offerte dal dolce preparato da Romina? La maggior parte di noi non sapeva se affettarlo col coltello o semplicemente "annusarne" la candida superficie!
Ma mentre noi ci abbuffavamo di proteine, zuccheri e carboidrati il protettore di tutti i sentieri Lamarini vegliava sul tragitto che da lì a poco avremmo percorso: ebbene sì, per una volta il Caramella non era costretto a vigilare sul percorso, ma ha potuto scorrazzare con noi. Possiamo affermare con certezza che il nostro Angelo sabato ha sfoderato una forma smagliante, in salita ha letteralmente volato!
Come al solito la girata si è conclusa con la distruzione di una ridente ed innocua cittadina da parte del nostro Baffetticus geneticamente modificato! Riconosco che quest'ultima affermazione sia difficile da credere, ma provate voi a nutrire il nostro Giorgio con un mix di torta della Romina e Chivas Regal...ecco che ve ne esce fuori un Giorgzilla! Ultima ma non meno importante questa foto che ritrae la splendida Trek 9.9ssl di Enrico... Enrico mi ha detto:"Fai una foto alla bici e poi scrivi qualcosa!" Io non conosco molto bene Enrico, ma quella frase l'ho presa come una sfida... Telaio in carbonio red, gruppo Shimano XTR al gran completo, ruote DT con cerchi in carbonio, forcella Dt in carbonio, una signora bici, ma c'è un ma... la sella! Questa "sella" è stata fonte di infinite discussioni. La spiegazione ufficiale data da Enrico è che serve ad alleviare un fastidio causato dalla pressione su una normale sella. Fin qui tutto normale. Poi qualcuno ha ipotizzato che Enrico l'avesse tagliata per alleggerire ancora di più la bici. Qualcun altro crede che Enrico sia solito appoggiare la sella ad un muro particolarmente grezzo e che questo abbia consumato in maniera particolarmente vistosa il naso della sella. Alcuni, lanciandosi in voli pindarici, hanno pensato che Enrico avesse acquistato una normale sella rateizzandola. Trovandosi poi, a circa metà mutuo, in ristrettezze economiche la banca ha attuato un pignoramento della parte di sella ancora non pagata. Ma mentre tutti gli altri pensavano alla sella, sapete a cosa pensavo io? Ma che cosa ci tiene Enrico dentro la borraccia? Il Nero d'Avola???










Nessun commento: