giovedì 25 settembre 2008

Non solo bici...





Il simpatico signore della foto in bianco e nero è di Città di Castello, proprio come molti dei lettori di questo blog, ed è famosissimo! Alcuni di voi non l'avranno riconosciuto...è il famosissimo Alberto Burri! Pittore e scultore ormai scomparso noto in tutti il mondo per le sue opere. Nella sua lunghissima carriera ha attraversato vari momenti creativi, dal 1973 al 1976 si è espresso nella serie dei "Cretti". I "Cretti" consistono in superfici quadrate o rettangolari, spesse, di colore bianco o nero, su cui si dipana un fitto intreccio di crepe e screpolature. L'aspetto assomiglia a quello dei terreni argillosi, crepati dopo lunghi periodi di siccità. Per ottenere questo effetto Burri inizialmente impiega un impasto di bianco di zinco e colle viniliche, cui aggiunge terre nel caso di quelli colorati. Applica uno strato spesso di questo materiale su un supporto di cellotex e, quindi, sottopone l'opera a un processo di asciugatura/essiccamento.


















Personalmente sono le opere che più apprezzo di questo singolare artista, ma dalle mie parte ed in particolar modo nel gruppo Bikeland non sono il solo a pensarla così... Alessandro prima e Duccio poi in poco tempo si sono ispirati in tutto e per tutto a questa serie di opere tanto da mutare profondamente anche il loro modo di intendere l'andare in bici! Alessandro è stato il primo a seguire le orme di Alberto: si narra abbia corso per intero le ultime gare dell'Umbria Challenge a cavallo di un mezzo inequivocabilemnte inspirato all'operato dell'artista umbro.
Non contento ha modificato anche il suo stile di vita iniziando a lavorare nel bar di una discoteca: l'orario di chiusura del bar è ampiamente compatibile con quello di partenza di una gara di bici, infatti intercorrono tra le due attività più di tre ore! Abbastanza tempo affinchè sotto lo striscione di partenza gli occhi di Alessandro siano molto simile ai quadri di Burri: crettati!


Passiamo a Duccio... Questo individuo è entrato nella ristretta cerchia degli estimatori del pittore da poco tempo, ma ha fatto le cose in grande! Domenica mattina si è presentato al via della gara di Lama con una splendida, ma per quanto sia comune, Paduano in titanio. All'arrivo, dopo 24 km tosti, si è presentato con un telaio di valore pressochè inestimabile: la zona di sterzo grazie agli scossoni del percorso era chiaramente cesellata ispirandosi ai sopracitati "Cretti". Naturalmente al traguardo tutti gli sguardi erano per l'opera d'arte di Duccio. Si è anche potuto vedere il povero Tassino con un filo di bava alla bocca: ha un telaio identico, senza però nessun "Cretto"! Pregate per lui affinchè presto possa raggiungere la leggiadria artistica della bici di Duccio!

P.S.: Ogni riferimento a cose,fatti,persone,prodotti in vendita realmente esistenti è puramente casuale! Le preghiere per il Tassino potete anche farle, ma i miracoli auspicati devono rientrare in situazioni di bassa velocità!

2 commenti:

Azazhel1984 ha detto...

basta andare piano piano e calmi come faccio io, al massimo si strappa la catena in salita. Ma se proprio non avete voglia di finire la gara c'è bisogno di spaccare in due il telaio?! Basta portarsi via un fidatissimo chiodo e ci strinci la gomma. dilettanti. sta diventando più difficile riscrivere il codice di sicurezza che finire una marathon

Permaz ha detto...

Io non ho capito questa parte: "sta diventando più difficile riscrivere il codice di sicurezza che finire una marathon" Che vvor dì?